Seguito per un verso più aneddotico, come una storia sul trapasso generazionale del sapere, sulla crisi di questo processo, sulla rimessa in questione di certi valori tradizionali Irezumi riscatta invece un certo qual conformismo della propria fattura. E diventa, se non proprio una rivisitazione critica dei valori del Giappone classico, una riflessione tranquilla e delicata sull'ambiguità di quei valori.

Esercitare la propria arte, perfezionare il trapasso della propria conoscenza non significa, per il vecchio protagonista, conservare la propria donna, o ritrovare il figlio perduto. Il male di vivere, anche in Giappone, fatica a lenirsi con le vecchie ricette.